//Beat Room. Memorie da una cheba

Beat Room. Memorie da una cheba

11,90 

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IL LIBRO

La cheba: in un mondo in cui la città si chiudeva alle otto di sera, le discoteche non erano ancora nate e il ruolo sociale degli adolescenti era ancora in formazione, la cheba era un luogo che i più intraprendenti attrezzavano per potersi rifugiare senza interferenze adulte. Una stanza, un piccolo appartamento, l’angolo della trasgressione, della musica ad alto volume: un luogo tutto nostro, dove tutto era permesso e nessuno si scandalizzava (dei presenti, perchè con i “grandi” era tutto un altro discorso), dove la fantasia aveva libero sfogo e ognuno poteva far sentire la propria voce.
Le memorie raccolte in queste pagine ripercorrono il periodo in cui l’autore aveva organizzato la propria cheba, ricordandone frequentazioni ed episodi curiosi. Depositare sulla carta i ricordi diventa una dichiarazione dell’indicibile, una psicoterapia liberatoria che passa attraverso suoni e avvenimenti coagulati in una famosa stanza del centro di Padova. Rivivono così momenti fantastici di una nostra storia recente, per chi c’era e l’ha vissuta ma anche per chi ne ha solo sentito parlare.

L’AUTORE

Mario Benincà

 

COD: 9788898703272 Categoria: Tag: , ,

Descrizione

Volevo scrivere, raccontare… Volevo pubblicare qualcosa che parlasse di quegli anni vissuti da noi giovani degli anni Sessanta, i miti, i sogni, gli incubi… ma anche della prima adolescenza fino alla maturità, il primo approccio con il mondo e con la vita… Troppo difficile e ambizioso come progetto.
Poi, strada facendo, man mano che si dipanava la matassa, che catalogavo i ricordi e mi apprestavo a raccontarveli, mi sono accorto che tutto corrispondeva a un luogo a me particolarmente caro e unico, che ancora oggi, dopo tanti anni, vibra di emozioni, di musica, di ricordi, tanto che chiudendo gli occhi ne percepisco ancora i sapori e i profumi, e che sarebbe stato il degno contenitore di questa storia: la Beat Room!
Venti metri quadrati in tutto, un luogo dove è transitata un’intera generazione, in cui si sono ascoltati i brani musicali che hanno fatto la storia dal 1966 al 1969, dove son nate amicizie e molti hanno assaggiato frutti proibiti o han sognato di farlo. C’era chi faceva a gara per poterci entrare; o altri che ne rifuggivano, credendo a torto che in quel luogo si praticassero chissà quali riti o malefici. Niente di tutto ciò o quantomeno non di così estremo.
Parlando di questo luogo, avrò dunque la possibilità di rendere più vivo il ricordo, raccontando di persone, aneddoti, passioni, arricchendo il racconto con i protagonisti, veri artefici di questa storia. Ho condito il tutto con qualche poesia o pensiero e ho riportato ogni tanto dei titoli di brani musicali a corredo di quanto scritto, affinché il lettore possa immergersi ancor di più in quell’atmosfera, ascoltandoli o leggendone i testi.

Mario Benincà, ottobre 2021

 

 

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