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Spazio Pubblico: declino, difesa, riconquista, a cura di Fabrizio Bottini Ediesse Editore, Roma 2010 Abstract: Negli anni recenti anche in Italia si sono rese esplicite le tendenze verso una concezione autoritaria, mercificata, privatistica dello spazio pubblico. Secondo un percorso che sviluppa anche radici e interpretazioni sostanzialmente reazionarie di teorie come quella degli spazi difendibili (1972) o della cosiddetta finestra rotta (1982), saldandole alla più generale tendenza a cancellare tutto ciò che appare estraneo al puro valore di scambio. La stessa involuzione si ritrova nell'idea più generale dei rapporti sociali, alla chiusura e frammentazione della famiglia, dell’impresa, della corporazione, di cui le discussioni sul ruolo relativo dei poteri dello stato o della privatizzazione dell’acqua sono solo alcuni degli aspetti più vistosi. È possibile interrompere questa spirale di deriva autoritaria, mercificata, privatistica, che ci sta progressivamente restringendo un diritto essenziale come quello allo spazio pubblico? Studiosi di discipline sociali e territoriali, amministratori, sindacalisti, rappresentanti della società civile analizzano la questione, iniziando a delineare un progetto per restituire alla comunità i luoghi deputati alla socialità. L'occasione per confrontare e intrecciare punti di vista, discipline e soggetti è stata la Scuola estiva di Eddyburg, nel settembre 2009: una settimana di relazioni, seminari, gruppi di lavoro tematici e, infine, un convegno organizzato assieme alla Camera territoriale del lavoro - CGIL di Padova, con il contributo di Legambiente Padova. Fabrizio Bottini, architetto e dottore in Pianificazione territoriale, ha concentrato la sua ricerca sulle discipline del territorio: il ruolo dell’urbanista, gli spazi della dispersione metropolitana e del consumo odierno, la storia dell’insediamento e gli strumenti di pianificazione. Ha pubblicato numerosi saggi e studi; è stato redattore di Eddyburg; il suo sito è La Città conquistatrice. Tra i suoi testi: Sovracomunalità, (FrancoAngeli, 2003); I nuovi territori del commercio (Alinea, 2005); Spazio pubblico (Ediesse, 2010); La città conquistatrice (Corte del Fontego, 2012).
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IL LIBRO
La capitolazione di fronte all’innamoramento sorprende la quotidianità di Tecla, che si riteneva aliena dall’attrazione verso chi professa idee avverse, forte della sua netta inclinazione verso la sponda politica di chiaro orientamento antifascista. Ma la poeta sa che al cuore non si comanda, e che arrendersi al desiderio è dolce, e inevitabile. La fiamma brucia, tra sagre ferragostane e attese sotto il sole, fino a estinguersi, lasciando una svuotata crisalide sospinta dal vento. Le parole, precise e puntuali, rimangono e cesellano emozioni e visioni, con tutte le possibili ansanti sfumature dei contrapposti sentimenti che ci pervadono quando siamo storditi dalla passione.L'AUTRICE
Tecla Terazzi -
IL LIBRO
Suoni rovesci è la seconda raccolta poetica (pubblicata nel 2010) di Vincenzo De Cunzolo (nato in Lucania nel 1959), medico votato alla scrittura. In questa sua nuova pubblicazione De Cunzolo esplora tematiche attuali come le guerre, l'omosessualità, la pedofilia, l'arrivismo privo di scrupoli senza tralasciare i riferimenti al suo mondo personale nel quale i ricordi di eventi dolorosi ancora sono vivi e impregnano le sue emozioni.L'AUTORE
Vincenzo De Cunzolo -
IL LIBRO
Bella e tenera, la vita. Poi, inevitabilmente, dura, durissima. In un ciclo incessante, irrinunciabile, che si proietta in un sé/visione, e in poesia, per l’appunto. Una poesia che gode di uno sguardo acuto, ampio e generoso, antropologicamente lucido e rigorosamente rivolto a tutte le componenti del presente e del passato, non solo strettamente personale.L'AUTRICE
Vittoria Cioli -
IL LIBRO - edizione in lingua italiana
Tuned Architecture. Harmony, Experience and Architecture, saggio scritto a quattro mani da Vittorio Gallese e Davide Ruzzon, introduce i temi di ricerca che il Progetto Rooms sta esplorando. L’armonia, come la bellezza, sono termini pressoché scomparsi dal dizionario dell’architetto, sostituiti dalla meraviglia, troppo spesso prodotta da eccitanti figure o landmarks. Recuperare una concezione basata sul rispecchiamento in terra, nel microcosmo, degli ordini numerici pitagorici rinvenuti nelle stelle, oggi non è certo utile, né necessario. Nondimeno, armonia e bellezza non possono essere espunte dall’orizzonte del progetto architettonico, pena l’irrilevanza dell’architetto, condizione che sempre più si diffonde nel nostro tempo. E' possibile fare questo oggi? Gli sviluppi delle neuroscienze, dagli anni 90 in poi, ci permettono di ricostruire un nuovo rapporto tra il sistema corpo/cervello e l’ambiente esperito. E’, in altri termini, possibile realizzare uno spazio adatto all’uso, profondamente capace di assistere l’uomo e le sue azioni nel quotidiano. Questo saggio esplora questa ipotesi. Buona lettura!Il saggio può essere scaricato direttamente e gratuitamente da questo link: Tuned Architecture
GLI AUTORI
Vittorio Gallese Davide Ruzzon -
IL LIBRO - edizione in lingua inglese
Tuned Architecture. Harmony, Experience and Architecture, saggio scritto a quattro mani da Vittorio Gallese e Davide Ruzzon, introduce i temi di ricerca che il Progetto Rooms sta esplorando. L’armonia, come la bellezza, sono termini pressoché scomparsi dal dizionario dell’architetto, sostituiti dalla meraviglia, troppo spesso prodotta da eccitanti figure o landmarks. Recuperare una concezione basata sul rispecchiamento in terra, nel microcosmo, degli ordini numerici pitagorici rinvenuti nelle stelle, oggi non è certo utile, né necessario. Nondimeno, armonia e bellezza non possono essere espunte dall’orizzonte del progetto architettonico, pena l’irrilevanza dell’architetto, condizione che sempre più si diffonde nel nostro tempo. E' possibile fare questo oggi? Gli sviluppi delle neuroscienze, dagli anni 90 in poi, ci permettono di ricostruire un nuovo rapporto tra il sistema corpo/cervello e l’ambiente esperito. E’, in altri termini, possibile realizzare uno spazio adatto all’uso, profondamente capace di assistere l’uomo e le sue azioni nel quotidiano. Questo saggio esplora questa ipotesi. Buona lettura! Il saggio, in edizione inglese, può essere scaricato direttamente e gratuitamente da questo link: Tuned Architecture - lingua ingleseGLI AUTORI
Vittorio Gallese Davide Ruzzon -
IL LIBRO
Un sacro dire di sì illustra la scultura di Giancarlo Frison, che è caratterizzata da un universalismo del sentire, capace ad intendersi a diversi livelli percettivi, in buona composizione, per veicolare valori collettivi come la Pietas e l'Empatia verso l'Altro, sia uomo, animale o semplicemente un vivente; il Valore del Lavoro, della Memoria e del Sacro. L'arte di Frison è sorta di realismo onirico in straniamento dai luoghi elitari delle Avanguardie, i cui linguaggi sono però assimilati dall'Autore nella profondità della Composizione e delle Geometrie. Una lingua piana dai contenuti complessi, con l'uso di simbologie leggibili in stratificazione. Il volume è la monografia sull'opera dello scultore Giancarlo Frison, che accompagna la mostra omonima presso l’Oratorio di San Rocco (Padova) dal 5 luglio 2024 fino alla prima settimana di ottobre 2024. Curato da Paolo Pavan, il volume contiene saggi critici di Marco Boato, Mirella Cisotto Nalon, Pier Luigi Fantelli, Ernesto Luciano Francalanci, Brunilde Neroni, mentre il progetto grafico e le fotografie delle opere e i ritratti di Giancarlo Frison sono di Carlo Buffa. Il libro è stato realizzato anche grazie al gentile contributo delle ditte Vergati srl Ascensori e Welog srl Cloud Monitoring.IL CURATORE
Paolo PavanCON TESTI DI
Marco Boato, Mirella Cisotto Nalon, Pier Luigi Fantelli, Ernesto Luciano Francalanci, Brunilde Neroni, Paolo Pavan.PROGETTO GRAFICO E FOTOGRAFIE
Il progetto grafico, le fotografie delle opere e i ritratti di Giancarlo Frison sono di Carlo Buffa.ALTRE VERSIONI
se sei interessato alla versione con copertina rigida -
IL LIBRO
Un sacro dire di sì illustra la scultura di Giancarlo Frison, che è caratterizzata da un universalismo del sentire, capace ad intendersi a diversi livelli percettivi, in buona composizione, per veicolare valori collettivi come la Pietas e l'Empatia verso l'Altro, sia uomo, animale o semplicemente un vivente; il Valore del Lavoro, della Memoria e del Sacro. L'arte di Frison è sorta di realismo onirico in straniamento dai luoghi elitari delle Avanguardie, i cui linguaggi sono però assimilati dall'Autore nella profondità della Composizione e delle Geometrie. Una lingua piana dai contenuti complessi, con l'uso di simbologie leggibili in stratificazione. Il volume è la monografia sull'opera dello scultore Giancarlo Frison, che accompagna la mostra omonima presso l’Oratorio di San Rocco (Padova) dal 5 luglio 2024 fino alla prima settimana di ottobre 2024. Curato da Paolo Pavan, il volume contiene saggi critici di Marco Boato, Mirella Cisotto Nalon, Pier Luigi Fantelli, Ernesto Luciano Francalanci, Brunilde Neroni, mentre il progetto grafico e le fotografie delle opere e i ritratti di Giancarlo Frison sono di Carlo Buffa. Il libro è stato realizzato anche grazie al gentile contributo delle ditte Vergati srl Ascensori e Welog srl Cloud Monitoring.IL CURATORE
Paolo PavanCON TESTI DI
Marco Boato, Mirella Cisotto Nalon, Pier Luigi Fantelli, Ernesto Luciano Francalanci, Brunilde Neroni, Paolo Pavan.PROGETTO GRAFICO E FOTOGRAFIE
Il progetto grafico, le fotografie delle opere e i ritratti di Giancarlo Frison sono di Carlo Buffa.ALTRE VERSIONI
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IL LIBRO
Le poesie raccolte in Versi lucani (2010, qui ripubblicate in una seconda edizione, dopo una prima del 2007) definiscono lo stretto ed intenso legame di Vincenzo De Cunzolo poeta con la sua terra. In questo senso, i suoi testi si configurano come l’articolata descrizione di un complesso paesaggio interiore. Il volume è arricchito da un reportage fotografico di Alberto Andrian, architetto e fotografo. Attraverso le immagini che mostrano la casa di De Cunzolo abitata a cavallo degli anni 2000, viene suggerita visualmente la complessità dell'anima poetica dello scrittore.L'AUTORE
Vincenzo De CunzoloIL FOTOGRAFO
Alberto Andrian