//Poesia sull’Altrove

Poesia sull’Altrove

13,90 

IL LIBRO
antologia a cura di Paola Zan

L’Altrove rimbalza con un’energia proporzionale all’ansia che accompagna la sua ricerca.
Ricorre tra i componimenti qui raccolti una sorta di personificazione dell’altrove, come se potessimo aggrapparci a una figura di intelligenza e sensibilità umane in cui ancora fortemente credere, una ‘grande boa’ di salvamento, tanto urgente risulta la necessità di fuga da una realtà artificiale che intrappola.
Come non pensare ad una soluzione in sé stessi?

AUTRICI E  AUTORI

Clara Bartolini, Mario Benincà, Armando Bertollo, Maddalena Capalbi, Vittoria Cioli, Roberta Coliola, Vitia D’Eva, Vincenzo De Cunzolo, Pasqualina Deriu, Annitta Di Mineo, Tiziano Fratus, Claudio Garibaldi, Maria Concetta Giorgi, Roberto Marzano, Megael, Maria Murriero, Carlo Occhini, Marco Ongaro, Emanuela Parodi, Daniela Piegai, Julia Pikalova, Paola Raimondi, Antonio Ricci, Margherita Romano, Tiziana Sagazio, Sis Lav, Lia Sivi, Patrizia Spoletini, Roberta Tantillo, Tecla Terazzi, Triscio, Tito Truglia, Fabia Valenti, Patrizia Varnier, Ada Eva Verbena, Gabriella Vernace, Paola Zan e P. Zannoni.

COD: 9788898703357 Categoria: Tag:

Descrizione

Da Parole ricorrenti, prefazione di Paola Zan:

[…]
L’Altrove rimane un gran mistero.

Parola calamita, facile, significante versatile. La sua musicalità conduce sulla pista della poesia cantata, anche di recente produzione. Procediamo con la nostra incursione negli strati della cultura con un immaginario batiscafo, atto a scandagliare i variegati fondali; non può che esservi continuità, come Capitini e Pasolini idealmente associati insegnano, poiché sul filo dello scambio passa come una corrente elettrica, a velocità e intensità differenti, ogni forma di intelligenza sociale.

[…]

Noi non chiediamo agli autori di svolgere un tema, ma di scavare nell’arsenale poetico personale, di scartabellare e di far riemergere i componimenti già scritti, sedimentati e talora perfino dimenticati. Quelli infine qui raccolti fanno spesso balenare l’idea di un ‘al di qua’ fastidiosamente incollato a noi, vuoto, arido o troppo denso e soffocante, e di un altrove raggiungibile percorrendo un sentiero fatato, ameno, caratterizzato da un’incredibile calma, l’ambìto premio a cui tendiamo, che si configura anche con il mondo popolato dalle anime care già trapassate, finalmente rasserenate, luogo di pace per eccellenza.

L’Altrove è anche nella scrittura a mano il cui abbandono sarebbe una tragedia epocale, nella lotta femminista cólta fatta per essere al servizio di tutti e a tutti accessibile, nella biodiversità che irrimediabilmente perdiamo giorno dopo giorno, nel dialogo auspicato tra le culture che si allontanano, nelle scelte coraggiose, nella voce di tutte le autrici e gli autori ispirati. L’Altrove è qui con noi. Come l’inizio e come la fine di tutte le cose.

[…]

2 recensioni per Poesia sull’Altrove

  1. Tecla Terrazzi

    Una raccolta miscellanea dal carattere quasi sacro: se con “Poesia sulla pelle” si parlava di parole impresse come tatuaggi nella memoria della nostra epidermide, con questa antologia Paola Zan ancora stupisce per la geniale originalità delle sue idee. Certo estemporanee, ma sempre convincenti e attuali. Nulla come lo spazio, l’hic et nunc dei latini, oggi è una dimensione pericolante. Sappiamo davvero dove siamo, dove stiamo vivendo? Oppure ci troviamo in uno spazio della mente, del cuore, in una sorta di non-luogo come quello del sogno quale appare nell’intrigante film “Inception” (2010, regia di C. Nolan)?

    Oggi, purtroppo o per fortuna, a seconda della visione di ciascuno di noi, grazie ai social e alle mappe online sappiamo dove ci troviamo e allo stesso tempo possiamo permetterci il lusso di non saperlo, tanto abbiamo una guida virtuale che già pensa per noi. Così facendo sacrifichiamo il nostro reale, ci sottraiamo all’impegno dell’essere e della storia e della geografia. D’altronde, poco importa che Sondrio sia in Lombardia o in Piemonte e dove si collochi la Micronesia. Tuttavia, esistono ancora alcune poche penne capaci di riflettere su questo argomento.

    Penne come quelle della presente raccolta, che propongono uno spazio dell’anima, del proprio vissuto personale, e insieme la sua oggettivazione in una dimensione quasi onirica, quella della parola. Giacché anche il foglio, la pagina di un libro sono un luogo e le lettere stampate o scritte a mano ne sono isole e arcipelaghi. O penisole circondate da un mare di altre esperienze letterarie e non, che stanno a monte di chi scrive e in cui il poeta è immerso e di cui è parte. Poeta, uomo o donna che sia, che cerca la sua rappresentazione geografica, che propone la sua personale carta, che presenta i suoi punti di riferimento. Punti cardinali che possono appartenere tanto all’ora, all’oggi, quanto allo ieri e al sempre o all’altrove. Altrove, che come la stella Vega su cui approda Jodi Foster in “Contact” (1997, regia di R. Zemeckis), mette in contatto con il nostro inconscio, con i nostri desideri più reconditi e con le nostre paure mai ammesse del tutto anche al nostro io cosciente quotidiano. Già perché il quotidiano può fornire materiale per la poesia, ma sarà alla fine la parola poetica a decretare se siamo qui, là, nell’Aldilà, ovunque o chissà dove. Tanto l’autore quanto il lettore.
    Tecla Terrazzi, Milano, novembre 2024

  2. Vittoria Cioli

    È un rimescolamento di idee fantastico con incursioni in tutti gli strati del sapere. Trovo che ognuno degli autori abbia raggiunto qui un obiettivo comune: manifestare pieno rispetto per la natura in contrapposizione al danno che effettivamente l’uomo le procura. Siamo arrivati alla consapevolezza.
    Vittoria Cioli, Viareggio, giugno 2024

Aggiungi una recensione

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

This website uses cookies and third party services. Ok