//L’orecchino perduto

L’orecchino perduto

10,00 

DISPONIBILE DAL 8 DICEMBRE 2024

Per i pre-acquisti effettuati entro l’8 dicembre 2024, il prezzo di vendita viene scontato del 15%: 10,00€ invece di 12,90€

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IL LIBRO
a cura di Paola Zan

Cosa rimpiangeremo della nostra vita  quando lucidamente ci accorgeremo  di essere vicini alla morte? Vittoria Cioli è avvinta all’idea del mare.  La luce riflessa abbacina e sospende il pensiero per un istante che è l’infinito. La consistenza dell’acqua è specchio che attrae e restituisce  ogni fotogramma dell’esistenza, o pozzo  che inghiotte le voci delle persone  e gli oggetti amati scomparsi. Ma oltre ai fremiti del vissuto personale il mare rimanda alla suprema responsabilità umana collettiva: come amministriamo  il patrimonio naturale di cui siamo parte?
L’onda insiste e riporta alla riva, con le mareggiate, tutti i rifiuti nel mare riversati e ci invita a rivederne l’approccio  e le modalità di gestione. Com’è bello il paesaggio di Stromboli  con le sue case bianche…
Importa ritrovare la pace dopo le repentine tempeste, nell’incanto delle spume marine  che rotolano e non consumano nemmeno una vita vissuta pienamente, cristallizzata nell’ampio mare generoso degli affetti imperituri.

L’AUTRICE

Vittoria Cioli

COD: 9788898703418 Categoria: Tag: ,

Descrizione

L’ultimo fotogramma, prefazione di Paola Zan:

Scorrono parole nuove e antiche in una nuova necessaria raccolta poetica.
Un’opera che è summa: scansione, celebrazione, divertissement e riflessione autocritica insieme. Per raccontare un altro tratto di vita, o di essa frammenti smarriti, impastati di emozioni fuggevoli ma dense di una capacità di attenzione mossa da costante curiosità verso accadimenti straordinari e minuti, per i quali l’autrice mostra l’interesse paritetico, allegramente democratico, di filosofa e pedagogista sperimentale.

[…]
Ho stimoli poetici ma le parole mi fanno velo…
Parole veicolo e parole schermo. Parole volatili e parole macigno: cosa nascondono? Se la realtà non si disvela mai e rimane inconoscibile, dobbiamo accontentarci e gioire di poter usare parole semplicemente adeguate a rappresentare le imposture che pervadono la nostra stessa esistenza di convenzioni inamovibili. Una vita da paziente collezionista di inanellati timori e attese di alterni fallimenti e compimenti.

[…]

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