Descrizione
Indice
– Scuola come nuovo cardine del vivere civile, Giulio Muratori, FAI Fondo Ambiente Italiano – Delegazione di Padova;
– Per una nuova concezione degli edifici scolastici, Gloria Negri, OAPPC – Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Padova;
– Rivoluzione Scuola. Dal letto di Procuste all’istruzione flessibile, Corrado Poli, studioso e ricercatore sociale esperto in politiche urbane e ambientali;
– Scuola, Città e Comunità. Rigenerazione del patrimonio e funzioni collettive, Leonardo Ciacci, Urbanista, Università Iuav di Venezia;
– Storia e progetto dell’edificio scolastico. Architettura educatrice nella città della conoscenza, Laura Anna Pezzetti ABC Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito del Politecnico di Milano;
– Costruzioni innovative per una scuola diversa, Georg W. Reinberg, architetto;
– Pasolini e Docentofagia, Luigi Cerantola (Tokyo University).
Come si deve organizzare la scuola? Dove si devono svolgere le sue attività? In che modo si rendono sicuri e accoglienti gli edifici che ospitano migliaia di studenti? Sono domande da molto tempo senza risposta. A fronte di una società profondamente trasformata si ripropone un modello di scuola vecchio nei metodi e negli spazi a esso dedicati. I cambiamenti necessari – siano essi pedagogici, organizzativi o logistici – a stento seguono il passo del rapido mutamento sociale.
In età moderna i dotti iniziarono a discutere dei massimi sistemi, mentre nel Trecento si dedicavano a precisi resoconti e descrizioni. Questo consentì ai secondi di fare una grande rivoluzione scientifica, culturale e sociale; agli altri di fare uscire l’Europa dalla povertà del medioevo. Perché faccio questa superficiale affermazione introduttiva? Perché ogni tanto viene il momento, nella storia e nella vita di ciascuno, di smettere di risolvere i soliti problemi e di crearsene di nuovi oppure di impostare quelli vecchi in modo radicalmente diverso ..Come si deve organizzare la scuola? Dove si devono svolgere le sue attività? In che modo si rendono sicuri e accoglienti gli edifici che ospitano migliaia di studenti? Sono domande da molto tempo senza risposta. A fronte di una società profondamente trasformata si ripropone un modello di scuola vecchio nei metodi e negli spazi a esso dedicati. I cambiamenti necessari – siano essi pedagogici, organizzativi o logistici – a stento seguono il passo del rapido mutamento sociale.
Uno studio articolato e approfondito in grado di superare le barriere disciplinari consente di trasformare in progetto le suggestioni e i ragionamenti introdotti … dalla legge di riforma della scuola – la “Buona scuola” – che oggi si sta applicando in tutta Italia.
(dall’intervento di Corrado Poli)
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