26 settembre 2023: disponibile Beat Land di Mario Benincà.
Siamo negli anni Sessanta: Mario Benincà restituisce con le poesie raccolte in Beat Land le prime impressioni alla vita di un adolescente immerso nella Padova di quel periodo.
dalla Postfazione di Albachiara:
Queste le sue poesie. Accettano il rischio, non hanno barriere, cambiano i concetti, danno vita a volti e immagini di una dimensione parallela non per questo inesistente. Mario è come ammirare una scultura, ascoltare una musica dal vivo vibrante.
Mario crede e s’identifica nelle sue opere come fossero scarpe, passi che a mano a mano nel tempo chiariscono l’importanza della sua assenza.
Poliedrico ed eclettico, musicante della poesia sa riconoscere il maschile e il femminile che ogni uomo ha dentro sé stesso, prestandovi attenzione e liberando in chiave simbolica questa coppia disordinata e benedetta dalla sua ottica intima di contatto.
dalla Prefazione di Julian Adda:
La Beat Generation americana aveva lanciato il suo urlo agli inizi degli anni Cinquanta; lo aveva descritto in più romanzi (uno per tutti, Sulla strada), e l’onda lunga era arrivata in Europa una decina di anni dopo, per frangersi contro la fine del decennio.
Lo aveva letto, quel libro, un ragazzino a metà degli anni Sessanta? Forse no, forse sì, e se non lo aveva letto lui, lo avevano sicuramente fatto i fratelli maggiori. Ma è davvero così importante? Lo è sicuramente di più comprendere che quello era lo spirito del tempo, e quindi anche di quell’aria padovana respirata dal quindicenne Mario: era l’onda che quell’adolescenza cavalcava.
L’autore
Mario Benincà è nato a Padova nel 1951; ha vissuto da adolescente il periodo in cui il Beat padovano esplodeva e raggiungeva il suo apice.
Collabora come redattore all’ufficio stampa di Bacchiglione Beat, associazione padovana punto di riferimento della cultura Beat. Ha pubblicato nel 2022 Beat Room. Memorie da una cheba, sempre per overview editore.
Mario Benincà in un incontro, accompagnato dalla chitarra da Toni Bertamini.
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