A venticinque anni dalla scomparsa, Angela Lina De Cunzolo, nata a Palazzo San Gervasio il 31 maggio 1961, rivive qui attraverso le testimonianze di quanti la conobbero e le vollero bene. La sua fu una vita dedicata in segreto all’amore per il prossimo, in particolare per i bambini. Solo dopo la morte, avvenuta a trentun anni, si è cominciato a capire il profondo contenuto cristiano dell’esistenza di questa ragazza del suo tempo ma con lo sguardo rivolto sempre verso il Cielo.
Vincenzo De Cunzolo, il fratello, così la ricorda:
“La sua vita fu un esempio di autentica umanità, innanzitutto per la sua famiglia e per i suoi conoscenti. Angela Lina era una persona vera. Riusciva a instaurare un contatto diretto e illuminante con tutti; un’intesa profonda, perché lei era “epidermicamente” intuitiva. Aveva una sensibilità straordinaria verso tutte le manifestazioni della natura, il pensiero costante rivolto al soprannaturale – quell’esito finale a cui devono tendere tutti gli esseri umani – una forza interiore che trasmetteva a chiunque la avvicinasse. Non ultima, una sorta di sensibilità profetica. L’ammirazione la circondava perché sapeva aprire il proprio spazio agli altri, senza invadenza. Aiutava sbandati e sofferenti che l’avidità umana o il pregiudizio emarginavano. Li avvicinava, si lasciava avvicinare. Tutto con una spontaneità disarmante.”
Il volume raccoglie così una serie di testimonianze del passaggio terreno di Angela Lina, donna moderna ma fortemente radicata alle tradizioni del suo territorio natio, la Lucania. Da quella del fratello e degli altri famigliari, dai sacerdoti che la conobbero agli amici di Palazzo San Gervasio prima e di quelli padovani poi, dove Angela studiò per qualche anno, questi frammenti di memoria ricompogono una figura delicata ma decisa, per la quale il movimento spontaneo era quello dell’empatia e della condivisione.
Il volume è fuori commercio.
Per ogni informazione scrivete a info@overvieweditore.com